Oggi diamo una buona notizia a chi ha paura degli aghi: finalmente, un trattamento che combatte l’ageing senza bisogno di iniezioni. Si chiama PRX-T33 ed è un peeling a base di acido tricloracetico, dall’azione ristrutturante.
«Stimola nei fibroblasti e nel collagene un vero e proprio processo rigenerativo e rappresenta oggi la miglior alternativa alle cure iniettive» dice Domenico Mazzone, dermatologo e direttore sanitario del centro di medicina estetica delle Terme di Saturnia (Grosseto) dove si esegue questo tipo trattamento. «L’acido tricloracetico rallenta l’invecchiamento e permette un recupero immediato, perché il viso non si arrossa, ma è subito più luminoso».
Il PRX-T33 aiuta anche a eliminare le rughe, rassoda la cute, migliorando l'idratazione e la compattezza. È un trattamento consigliato anche per ridurre le cicatrici dell’acne e le smagliature: si può eseguire, infatti, su collo e décolleté. «Ma il suo scopo principale è quello di rappresentare l’evoluzione della biorivitalizzazione, una metodica diventata cult in medicina estetica che permette di ristrutturare e ringiovanire la pelle, integrando nel derma le sostanze di cui è carente, con una serie di iniezioni “a tappeto” e superficiali su tutto il viso», continua il dermatologo. «Il medico di solito inietta un cocktail personalizzato a seconda del tipo di pelle, a base di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine, tutti ingredienti che ripristinano il bilancio idrico, migliorano l’elasticità, la struttura cutanea e la compattezza dei tessuti». Tuttavia, rispetto al PRX-T33, tutto sembra ormai preistoria.