Andrea Quadrio Curzio - QC Terme
Tra le più importanti ed innovative realtà nel settore benessere, termalismo e ospitalità alberghiera. Centri benessere e termali, hotel di charme a Bormio, Pré Saint Didier, Milano, Torino, Monte Bianco, Roma, San Pellegrino, Dolomiti e Chamonix.
Sono passati 6 mesi dalla precedente intervista. Come è cambiata, da allora, la visione del futuro del settore?
Purtroppo la secondo ondata e l'emergenza sanitaria legata alla pandemia, hanno determinato un secondo lockdown che mi pare abbia stroncato le speranze di ripartenza, sopratutto in Italia, di molti operatori del settore. Psicologicamente mi sembra ancora più profonda la lacerazione nelle persone. Vedo e sento di difficoltà finanziarie ed economiche diffuse: per chi ha dovuto sospendere le attività, per chi ha preferito per diverse ragioni fermarsi o per chi ha continuato ad operare a regimi ridotti. Questa crisi ha toccato quasi tutti anche se con differente intensità. Il settore del benessere e termale è uno dei più colpiti e temo che in parecchi ne pagheranno le conseguenze per parecchio tempo. La cosa positiva è che la domanda di benessere è rimasta, anzi è forse cresciuta. L'estate 2020 ne è la riprova, con la domanda subito ritornata ai livelli del 2019.
Questa pandemia cambierà il concetto di benessere e dei luoghi ad esso dedicati nella quotidianità e in vacanza?
La vera sfida sarà essere rilevanti con i servizi utili e di qualità per i nuovi ospiti provati dalla pandemia e da tutto quello che ha comportato. Le parole d'ordine per noi saranno: qulità, cura dei dettagli, recupero emozionale, ordine, organizzazione. Come in tutte le crisi sarà un momento di cambiamento, di nascita o di rinascita.
I "decision makers" Wellness&SPA, come lei, su cosa dovranno investire subito per imbrigliare e governare i cambiamenti generati dal COVID-19?
Risposta non facile. Personalmente e come Gruppo QC Terme non pensiamo di cambiare ancora moltissimo per effetto del Covid. Riteniamo che le persone avranno ancora più bisogno di gratificarsi, evadere, intrattenersi, stare bene e divertirsi, in modo originale e nuovo.
Per finire, stessa domanda di 6 mesi fa: ottimista o pessimista e perché?
Sono ottimista nel medio periodo, perché sono convinto che il settore ripartirà, ma sono pessimista nel breve. Penso che manchi ancora qualche mese prima che in Italia le cose riprendano i giusti ritmi. Questo accadrà secondo me dalla tarda primavera e per tante attività e tanti professionisti del settore è un tempo lughissimo.