Julien Patty - Deep Nature
Sin dalla sua creazione, nel 2004, la missione di Deep Nature è gestire SPA di successo, valorizzando e proteggendo gli investimenti degli imprenditori nostri partners. Siamo in grado di farlo grazie al know-how e alla credibilità di chi come il nostro team gestisce in maniera profittevole più di 55 SPA nel mondo.
Sono passati 6 mesi dalla precedente intervista. Come è cambiata, da allora, la visione del futuro del settore?
In definitiva, non ci sono grandi cambiamenti. Finché il problema sanitario non viene risolto, le professioni di servizio come la nostra ne risentono. Sono ancora sorpreso che nelle nostre SPA i trattamenti proposti hanno "sofferto" poco la pandemia poiché alla riapertura la domanda è stata forte come prima se non di più. Mentre a soffrire molto sono gli spazi e i servizi delle aree benessere (saune, hammam e piscine) poiché sono chiuse totalmente o in parte e di conseguenza con un flusso molto ridotto.
Questa pandemia cambierà il concetto di benessere e dei luoghi ad esso dedicati nella quotidianità e in vacanza?
Sì, penso che il settore cambierà. Il primo lockdown ha mostrato grande diffidenza nei confronti dei luoghi umidi come piscine e hammam. Questa sfiducia è gradualmente scomparsa man mano che i clienti hanno avuto la possibilità di informarsi meglio e costruire la propria opinione. Il distanziamento ha anche generato una sorta di consapevolezza del proprio corpo e della propria salute con la voglia di prendersene cura. Le SPA, con i loro servizi e trattamenti, sono tra quei luoghi che non sono più visti come riservati ad una élite e come un regalo occasionale, ma come un piacere, anzi un bisogno di prendersi cura di se stessi, prendendoci il tempo per farlo. Ma penso anche che sarà il settore turistico nel suo insieme a cambiare. Le persone saranno meno alla ricerca di terre lontane: si concentreranno nuovamente sull'Europa con esperienze meno inquinanti, più semplici, più sane e a portata di mano.
I "decision makers" Wellness&SPA, come lei, su cosa dovranno investire subito per imbrigliare e governare i cambiamenti generati dal COVID-19?
Dovremo lavorare con continuità e assiduità, sia nei confronti dei nostri clienti ma anche internamente, con i nostri team. Anzi, spesso si parla di rassicurazione del cliente, ma gran parte del nostro lavoro è stato e resta comunicare con i nostri team per far sì che capiscano ed applichino i gesti barriera ma anche tutte le novità nell'accoglienza cliente sia alla reception sia in cabina...e assicurarsi che continueranno a farlo sempre con dei piani di formazione continua. Dal lato degli investimenti, le nostre future SPA dovranno integrare fin dalla loro rogettazione e realizzazione i percorsi, le attrezzature e i protocolli necessari per far fronte a una possibile nuova pandemia, che ovviamente non voglio per niente augurarci ma che dobbiamo ormai considerare negli scenari di sviluppo dei nostri progetti.
Per finire, stessa domanda di 6 mesi fa: ottimista o pessimista e perché?
Sono molto ottimista per il futuro. Le varie ondate di confinamento hanno dimostrato che i clienti sono immediatamente ed assiduamente presenti quando possono venire. Abbiamo infatti effettuato studi presso i nostri clienti e questi hanno evidenziato il fatto che hanno piena fiducia nei team delle nostre SPA per attuare e rispettare le norme igienico-sanitarie. Inoltre, si sta diffondendo una fortissima tendenza a prenderci cura di noi stessi a casa, ma anche fuori casa. E' un fenomeno che impatta fortemente sulla qualità della nutrizione, dell'attività fisica, dei trattamenti ed attività legate a bellezza e benessere. C'è da tenere presente anche che molti pensano "ne abbiamo diritto dopo tutti questi periodi di reclusione", tali pensieri giocano a nostro favore e dobbiamo averli ben presenti. SPA, trattamenti, salute, prevenzione, disconnessione e ringiovanimento attraverso il benessere sono tendenze di fondo che crescono ogni giorno di più.