La torba da anni si usa in cosmetica perché contiene alcune sostanze acide capaci di essere assorbite dalla pelle e incrementare il metabolismo cellulare. Si tratta di un fango organico composto da depositi vegetali che si trasformano nel corso di migliaia di anni e possiede un concentrato di principi attivi superiore a ogni altra risorsa naturale. Ha un colore scuro dato da un mix di piante ed erbe che vengono macerate in ambienti umidi.
Ricchissima di sali minerali, vitamine, enzimi e oligoelementi, la torba è un toccasana per la pelle: le sue proprietà sono antisettiche, leviganti e rigeneranti. Per questo sono diversi i centri termali di benessere che l’hanno inserita nei loro programmi estetici. «Fa bene anche a livello articolare e vascolare», dice Alessandro Formenti, termalista e fitoterapeuta. «Non solo: al contrario del fango, che richiede spesso temperature elevate, la torba si usa anche tiepida e fredda. In questo modo può essere indicata persino in caso di infiammazione acuta».
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Si applica anche nei trattamenti anticellulite: allevia la ritenzione idrica, migliora la circolazione sanguigna quando è rallentata e svolge un’azione drenante. Si può usare per tutto il corpo (in questo caso è sciolta in una vasca dove ci si immerge) oppure come cataplasma “a zona” (alla colonna cervicale, a una spalla, alle ginocchia e alle gambe).
L’impacco alla torba, dalle caratteristiche rilassanti, è efficace anche per la muscolatura. Può essere mescolata all’acqua salsobromoiodica di origine marina e diventare l’ingrediente principale per alleviare problemi reumatici e dermatologici e persino sul cuoio capelluto, dall’azione assorbente e purificante.