Che le spezie diano un tocco in più alle ricette è risaputo, quasi scontato, ma forse non tutti sanno che sono anche un toccasana per l’organismo.
Di recente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che le piante aromatiche hanno delle proprietà salutari che già nell’antichità erano state riscontrate. Parola di Alfons Schuhbeck, ideatore della scienza culinaria ”Spice for Life”, nonché chef una stella Michelin e una celebrità in Germania (è consulente della squadra di calcio del Bayern Monaco e di Angela Merkel, che gli ha chiesto di sviluppare un protocollo anti-diabete per il paese). La sua fama è arrivata anche in Italia: quest’estate ha diretto un ristorante in un famoso centro di benessere e talassoterapia.
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“Le erbe facilitano la digestione e l’assimilazione dei cibi perché svolgono un’azione detox e drenante”, dice lo chef. “Ne basta una piccola quantità da utilizzare come condimento per approfittare dei loro benefici”. Qualche esempio? Il basilico, ricco di calcio e di magnesio, è un aiuto per contrastare la depressione e il calo della memoria. Grazie alla presenza di vitamina A e C, previene l’invecchiamento. La noce moscata ha effetto antibatterico, è efficace per proteggere il sistema digestivo, mentre il peperoncino migliora il sistema immunitario e la circolazione sanguigna, abbassando i livelli di colesterolo. Non solo, contrasta la febbre e le infiammazioni in generale.
Per potenziare la memoria, lo chef consiglia di condire con il rosmarino, che vanta la presenza di molte vitamine del gruppo B e neutralizza i radicali liberi. Ma una delle spezie preferite da Schuhbeck è lo zenzero: contrasta il raffreddore e protegge il rivestimento dello stomaco, riduce il livello di colesterolo “cattivo” nel sangue e aiuta il sistema cardiovascolare.
