La talassoterapia, ovvero la cura dell’acqua di mare, è in grado di agire sulla nostra salute in moltissimi modi, scopriamoli insieme.
I benefici della talassoterapia sono noti sin dall’antichità, soprattutto in ambito dermatologico e muscolare, ma di recente le potenzialità marine vengono sfruttate anche in modo non convenzionale. Qualche esempio? Per contrastare le allergie respiratorie, per curare l’insonnia (con sedute di agopuntura e una carta di quattordici cuscini tra i quali scegliere il preferito per dormire in modo tranquillo) o far fronte al Seasonal Affective Disorder, cioè le alterazioni d’umore dovute al cambiamento di stagione.
«L’immersione in questo tipo di acqua favorisce lo scambio osmotico tra ambiente marino e corpo umano e i suoi preziosi elementi, filtrati attraverso la pelle, raggiungono il derma e vengono assorbiti dai vasi sanguigni e tutto l’organismo ne trae vantaggio», dice Michela Giovannetti, medico idrologo e direttore sanitario di un importante centro da anni specializzato nel settore, che utilizza acqua prelevata a 800-900 metri dalla battigia da otto anni premiata con la Bandiera Blu d’Europa.
«Oggi la talassoterapia può essere considerata a tutti gli effetti un metodo emozionale per attivare sensazioni positive e raggiungere un benessere multisensoriale completo», dice Giovannetti. «Infatti, organizziamo pacchetti di benessere che prevedono trattamenti specifici in cabina e un percorso costituito da cinque piscine di acqua salata, che hanno una temperatura che va dai 29 ai 36 gradi».