Il bagno giapponese è un vero e proprio rito di benessere la cui origine si perde nella notte dei tempi. Ancora oggi è una tradizione molto viva e sentita in tutto il Sol Levante. E non solo. La cultura del bagno giapponese è stata assorbita anche nel resto del mondo e sono moltissime le SPA dove è possibile provare questa piacevole esperienza.
Il significato che si cela dietro al bagno giapponese
In Giappone vige una filosofia di vita molto importante secondo cui ogni gesto, anche il più piccolo, ha la sua importanza. Così è anche per il bagno giapponese, che non si limita ad essere un momento dedicato alla cura personale ma è un’occasione per “incontrarsi” e ristabilire il giusto equilibrio tra corpo e mente.
L’ofuro (il bagno giapponese) è quindi considerato sia un rituale per la purificazione del corpo e dell’anima che un’opportunità per condividere un momento di benessere con amici e familiari. L’aspetto sociale dei bagni è molto importante: secondo la cultura giapponese, infatti, la vicinanza fisica comporta anche una maggiore intimità emotiva e, dunque, un maggior benessere psicologico.
In altre parole, quindi, recarsi alla SPA e provare il bagno giapponese significa non solo vivere un’esperienza di benessere piacevole, ma anche assorbire la cultura di un popolo, compiendo, attraverso un trattamento wellness, un viaggio nel tempo e nelle tradizioni di Paesi lontani.
Un rituale da rispettare in ogni passaggio
Si sa: in Giappone ogni aspetto della vita quotidiana deve seguire una rigida etichetta. E chi non la rispetta rischia di infastidire gli altri ospiti della SPA che si sottopongono al rituale. Meglio quindi andare sul sicuro e conoscere le regole del bagno giapponese ancora prima di sperimentarlo.
In primo luogo, all’ingresso ci si deve togliere le scarpe e dirigersi nella parte dedicata rispettivamente a uomini e donne. Una volta entrati nel proprio settore di competenza, ci si spoglia in una stanza dedicata e, prima di accedere all’area dove si trovano le vasche, la regola impone di lavarsi a fondo, per liberare il più possibile la pelle dalle impurità. Il bagno preliminare si effettua su appositi sgabelli, utilizzando un secchiello di legno.
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Una volta che ci si è assicurata una detersione completa, ci si reca alle vasche in legno hinoki (cipresso giapponese). In Giappone ci si immerge in acqua completamente nudi, in modo da infrangere tutte quelle barriere che invece dividono le persone nella vita quotidiana.
La temperatura dell’acqua nelle vasche è molto calda: si aggira intorno ai 40°- 42°. L’acqua è totalmente limpida, senza aggiunta di sapone o altri tipi di detergenti. Spesso, al momento dell’immersione, ci si massaggia il corpo con piccoli sacchetti di farina di riso, per rimuovere ogni traccia di impurità sulla pelle.
Un bagno giapponese che si rispetti, inoltre, prevede un’altra regola ferrea: chi si sottopone a questo trattamento di benessere ha non solo l’assoluto divieto di portare in vasca prodotti per la pulizia personale ma deve anche mantenere un tono di voce basso per non disturbare gli altri astanti. Il rispetto del relax altrui, infatti, è una premessa fondamentale per godere appieno di questa particolare esperienza di benessere.
Tutti i benefici del bagno giapponese
Il bagno giapponese è un rituale coi suoi benefici: in primo luogo favorisce il benessere mentale, inducendo una sensazione di totale relax. Il bagno giapponese, infatti, è particolarmente indicato come trattamento per combattere stress, stanchezza, ansia e sciogliere la tensione nervosa.
Si aggiungono gli effetti positivi del trattamento sul corpo, contrastando le impurità della pelle I benefici a livello estetico sono particolarmente efficaci se ci si reca negli onsen, i bagni che sorgono in prossimità di cascate originate da sorgenti termali. Si tratta di vere e proprie oasi di benessere, immerse nella natura e con le vasche collocate all’aperto, dove accanto agli effetti benefici delle acque termali si può godere dello spettacolo del verde lussureggiante.
Il bagno giapponese è un rituale che si può praticare anche a casa, se si ha la fortuna di disporre di una vasca dedicata a questo utilizzo. Anche qui, secondo la cultura giapponese, occorre rispettare alcune importanti regole, come ad esempio l’ordine di ingresso: prima il padre, poi i figli e quindi la madre.
In ogni caso, sia che vogliate sperimentare questo trattamento direttamente nel suo Paese natio che presso una SPA nostrana, il bagno giapponese sarà un’esperienza indimenticabile che vorrete ripetere al più presto!