La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) è la scienza che studia i rapporti fra psiche, sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario. Nasce circa trent'anni fa unendo diverse discipline scientifiche come le scienze comportamentali, le neuroscienze, l'endocrinologia e l'immunologia.
La disciplina PNEI studia le interazioni reciproche tra attività mentale, comportamento, sistema nervoso, sistema endocrino e reattività immunitaria, sforzandosi di chiarificare quelle connessioni che rendono sistema nervoso, mente, immunità e regolazione ormonale un unico e complesso sistema di controllo omeostatico dell'individuo.
Rispetto a discipline come l’ayurveda, la medicina tradizionale cinese o le tecniche terapeutiche ad approccio olistico fondate sulla connessione tra corpo e mente, la medicina convenzionale occidentale ha iniziato ad indagare tale relazione solo verso la metà del '900, in seguito agli studi del medico austriaco H. Selye sullo stress.
Ed è proprio lo stress il protagonista nello studio delle risposte psico-fisiche studiate dalla PNEI. Quando sopraggiunge lo stress, l’organismo viene invaso da determinati ormoni (i più importanti sono adrenalina e cortisolo). Se lo stress è passeggero e si limita ad una breve fase acuta, l’effetto è positivo: il lieve rialzo ormonale potenzia l’azione immunitaria, attiva delle reazioni fisiche di adattamento, migliora le capacità di concentrazione e di attenzione.
Quando, invece, la mente della persona è sottoposta a situazioni di stress prolungate (es.: sofferenza, rabbia, risentimento, angoscia per lunghi periodi di tempo), le stesse sostanze che nella fase di stress iniziale producono effetti positivi, diventano nocive, simili a tossine che inquinano il corpo. In questo stadio di stress cronico si attivano meccanismi dannosi: quello più importante è la diminuzione della risposta immunitaria.
In presenza di stress prolungato e di stati emozionali esasperati, si sono riscontrate consistenti variazioni dei parametri immunitari: depressione e ritardo nella sintesi di anticorpi, fino ad arrivare a fenomeni patologici, come lo sviluppo di “autoanticorpi” associati all'insorgenza di malattie autoimmuni (che possono coinvolgere tiroide, diabete, ecc).
La PNEI individua come elementi chiave del benessere l'armonia, la proporzione, l'equilibrio e l'energia. Nemico del nostro benessere psico-fisico è dunque lo stress prolungato: un killer silenzioso che genera infiammazione cronica di basso grado e spinge il nostro corpo a produrre eccesso di radicali liberi (che danneggiano le cellule dell'organismo).
A fronte di tutto ciò diventano fondamentali lo stile di vita, l'alimentazione e i pensieri (positivi o negativi) che affollano la nostra mente. Per migliorare lo stato interiore è importante l'attività fisica, una giusta alimentazione, ed una respirazione corretta oltre ad apprendere tecniche di gestione dello stress come la meditazione.
Si è già citata l'infiammazione cronica di basso grado che interessa l'acqua intra-extra cellulare (detta anche matrice): se l'acidosi rimane entro certi limiti tutto è normale ma se, invece, raggiunge soglie eccessive porta a stress ossidativo, danno cellulare, invecchiamento, inestetismi, sistema immunitario alterato e malattie degenerative.
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Perdita di massa magra, accumulo di grasso e riduzione della densità ossea posso essere sintomi legati a infiammazione cronica di basso grado.Altro aspetto importante è la salvaguardia dell'integrità della barriera intestinale, sede di gran parte dei centri del sistema endocrino e immunitario.
Parlando di metodo di approccio curativo, la sigla PNEI in questo caso indica gli ingredienti essenziali della terapia: Psiche, Nutrizione; Esercizio fisico, Iter terapeutico. Un percorso integrato che porta ad un equilibrio ottimale capace di generare benessere. Parola chiave in ambito terapeutico PNEI è “Low Dose” vale a dire piccole dosi di sostanze che fungono da “messaggeri” capaci di ricaricare le batterie del nostro sistema nervoso e immunitario. Si associano test posturali, percorsi nutrizionali, sedute per apprendere una corretta respirazione, tecniche di gestione dello stress e delle emozioni. Anche gli interventi per migliora inestetismi derivati dalle mutate condizioni fisiologiche (cellulite, rughe marcate, invecchiamento precoce della pelle) rientrano in un protocollo finalizzato a migliorare il benessere generale della persona e la sua positività.
La PNEI è una disciplina molto in armonia con l'approccio delle SPA ai problemi di salute e al raggiungimento di uno stato di benessere ottimale. Per questo è da augurarsi che sempre più SPA adottino anche questo tipo di approccio nell'intervento sui problemi dei propri clienti che lamentano stati di stanchezza cronica, ansia, paure o preoccupazioni che incidono sullo stile di vita, aumento di peso, ritenzione idrica eccessiva, sistema immunitario alterato.
Questa visione dell’organismo che mette in connessione cervello, stress ed immunità, apre le porte a nuove metodologie terapeutiche basate sull’approccio integrato, caratterizzato dall’affiancamento di terapie convenzionali con altre discipline come medicine alternative, approccio olistico, terapie psicologiche, tecniche di meditazione, ecc. Inoltre la PNEI traccia nuovi percorsi sull’origine delle più importanti condizioni morbose, ampliando enormemente lo spettro delle strategie e delle possibilità di cura.
Le emozioni vengono inquadrate come fatti biochimici, che si traducono in una cascata di messaggi molecolari che raggiungono il corpo, compreso il sistema immunitario, determinando salute o malattia. Alcuni studi recenti tendono a dimostrare come anche le emozioni non espresse si espandano nel corpo, portando sintomi a carico dei vari apparati.