Medicina
L'impatto dei fiori sulla psiche
Elisabetta Farneti - 12/01/2018

“Ditelo con i fiori” potrebbe essere lo slogan di tutte le SPA dove la floriterapia è uno degli strumenti utilizzati per rigenerare la persona. Ambienti in cui curarsi con i fiori... non solo i fiori di Bach ma anche rimedi floreali californiani, himalayani e australiani. Fiori e ancora fiori nelle SPA che circondano gli ospiti con giardini meravigliosi, dove i fiori si bevono nell'aperitivo, nomi di fiori alle camere, lezioni di botanica, bagni con alghe e fiori… per un totale riequilibrio di mente e corpo.

L'utilizzo dei rimedi floreali si perde nella notte dei tempi, ma è grazie al lavoro del dott. Edward Bach, famoso omeopata e medico inglese, che a partire dagli anni '30 del secolo scorso la floriterapia diventa un metodo di sostegno naturale che tutti possono utilizzare per superare momenti di difficoltà, ansia e stress.

Compagni di viaggio dolci e discreti, rispettosi dei nostri tempi personali, i fiori, oltre ad aiutarci a superare le difficoltà quotidiane, vanno considerati un meraviglioso strumento di trasformazione dell'individuo che, diventando sempre più consapevole, può sviluppare le qualità necessarie per dare il meglio di se stesso.

I rimedi floreali non sono medicine e assumerli non sostituisce la medicina tradizionale, ma la loro azione delicata e profonda può essere utile a tutti. Le proprietà dei fiori agiscono positivamente sugli stati emozionali negativi (es. paura, ansia, fallimento, debolezza) riportando in modo naturale equilibrio e armonia nella vita quotidiana di chi li utilizza; sono innocui e sicuri, privi di controindicazioni, assolutamente compatibili con qualsiasi forma di terapia. I rimedi floreali infatti hanno un effetto molto sottile sugli stati mentali ed influiscono solo indirettamente sul corpo; tuttavia il cambiamento generale delle persona, più o meno lento, sarà completo.

Nell’Ottocento si sviluppò un tipo di comunicazione non verbale che utilizzava i fiori come strumento di espressione nella società. Con gli anni, sono stati elaborati dei codici di significato per ogni fiore e colore, dando vita ad un vero e proprio linguaggio a cui ancora oggi si fa riferimento per interagire in maniera sottile e discreta. Secondo la psicoanalisi, i fiori hanno una grossa valenza nella psiche umana: fiori e piante, rappresentano qualcosa che cresce, si evolve… insomma la vita nella sua piena evoluzione. Dalla preferenza di un fiore dunque si potrebbe delineare il profilo psicologico di un individuo. Già nel Medioevo venivano attribuiti dei significati morali ai fiori più comuni.

 

 

Nell'antica Grecia, Socrate traduce la parola “psyché” con “anima”, intesa come mondo interiore dell'uomo. Utilizzare le essenze floreali in un percorso psicologico facilita il cammino attraverso il nostro mondo esteriore ed interiore. La psiche, che è la parte più delicata e sensibile del nostro corpo, ci mostra a volte in modo preciso dove è partito il cammino di una malattia. Secondo tale principio lo stato emotivo del malato può guidare nel percorso di guarigione e nella scelta dei rimedi necessari. Un connubio tra principi propri della floriterapia e counseling psicologico.

Perché proprio i fiori? Perché nel fiore sono racchiusi tutta la bellezza e il potenziale della pianta stessa. Secondo la floriterapia le essenze floreali agiscono sulle nostre emozioni e possono essere utilizzate da tutti senza effetti collaterali, per accompagnarci nei periodi più complessi della nostra vita o in situazioni transitorie particolarmente difficili o impegnative (grandi cambiamenti, menopausa, gravidanza, ecc.), secondo il principio che la salute dipende dall'essere in armonia con la nostra anima. I fiori di Bach ad esempio, a differenza dei farmaci, non combattono ne sopprimono un sintomo, ma agiscono sbloccando l'energia della persona con gradualità, avviando un naturale processo di risanamento e trasformazione, andando a supportare quella stessa “forza” di cui risultiamo carenti.

Cos'è la floriterapia? La floriterapia (così chiamata perché fa uso di essenze di fiori selvatici) è considerata un metodo di cura olistico e si basa sul fatto che squilibri emozionali come ansia, insicurezza, paura, ipersensibilità, rabbia, ecc. possono portare scompensi fisici o psichici e quindi malattie. Ogni fiore corrisponde ad uno squilibrio su cui è in grado di agire per riarmonizzare il corpo, in maniera dolce, graduale, ma profonda. La scelta dei rimedi avviene secondo un criterio di corrispondenza e analogia tra lo stato d'animo negativo della persona e il campo d'azione del fiore scelto. Non esiste un rimedio standard adatto a tutti, perché uno stesso problema può derivare da squilibri emozionali diversi che cambiano da persona a persona, perciò bisogna analizzare con cura lo stato d'animo disarmonico, individuando poi i rimedi indicati per riequilibrarlo.

E' una tecnica che tiene conto dell'individuo nella sua globalità ed unicità: anima - mente e corpo. Bach potrebbe essere considerato il primo che guardò alla malattia in chiave psicosomatica, studiando un rimedio per eliminare la causa emozionale che spesso si trasforma in disturbo fisico.
Fiori come rimedi delle nostre emozioni. Fiori di Bach come metodo di riequilibrio energetico emozionale. Come già sottolineato ad inizio articolo la floriterapia in generale ed i fiori di Bach sono utilizzati ormai nelle SPA di tutto il mondo. E' un metodo di cura dolce rivolto agli operatori della salute che vogliono affrontare la gestione del disturbo in chiave olistica.

Floriterapia a parte credo che basti entrare in un giardino fiorito e lasciarsi avvolgere da colori, dai profumi e dall'energia che scaturisce dalle piante per rendersi conto di quanto questo possa incidere positivamente sulle nostre emozioni e sullo stato d'animo. La positività, il riequilibrio e il benessere psicologico sembrano davvero a portata di mano.  

Elisabetta Farneti
Giornalista con esperienza di cronaca, costume, attualità. Da anni si occupa di progetti di comunicazione aziendale. Copywriter e appassionata al mondo del benessere.